Differenze tra le versioni di "Elementi di economia"

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(L'economia italiana è in cattivo stato)
 
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<div style="text-align:center;">'''10 novembre 2018'''</div>
 
  
== Prodotto interno lordo (PIL) ==
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= Prodotto interno lordo (PIL) =
  
Il Prodotto interno lordo è l'indicatore più usato per rappresentare lo stato di salute economica di un Paese. Possiamo definire il PIL utilizzando i tre termini che lo denominano:- '''''Prodotto''''', in quanto indica il valore dei beni e dei servizi scambiati (venduti e acquistati),- '''''Interno''''', cioè prodotto in un dato Paese,- '''''Lordo''''', perché è comprensivo degli accantonamenti di capitale (ammortamenti) che servono alle imprese per ricomprare i macchinari al termine della loro vita utile. Di solito il PIL viene calcolato su base annua. <br/>Se si divide il PIL per il nunero degli abitanti di un Paese, si ottiene il '''PIL pro capite''' (vedi figura 1).
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[[File:PIL_pro_capite_2017.png|border|right|thumb|300px|Fig. 1 - PIL pro capite 2017 - Fonte: Eurostat. [https://ec.europa.eu/eurostat/tgm/table.do?tab=table&init=1&language=en&pcode=sdg_08_10&plugin=1] ]]
  
[[File:PIL_pro_capite_2017.png|border|center|thumb|400px|Fig. 1 - PIL pro capite 2017 - Fonte: Eurostat. [https://ec.europa.eu/eurostat/tgm/table.do?tab=table&init=1&language=en&pcode=sdg_08_10&plugin=1] ]]
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Il Prodotto interno lordo è l'indicatore più usato per rappresentare lo stato di salute economica di un Paese. Possiamo definire il PIL utilizzando i tre termini che lo denominano: '''''Prodotto''''', in quanto indica il valore dei beni e dei servizi scambiati (venduti e acquistati), '''''Interno''''', cioè prodotto in un dato Paese, '''''Lordo''''', perché è comprensivo degli accantonamenti di capitale (ammortamenti) che servono alle imprese per ricomprare i macchinari al termine della loro vita utile. Di solito il PIL viene calcolato su base annua. <br/>Se si divide il PIL per il nunero degli abitanti di un Paese, si ottiene il '''PIL pro capite''' (vedi figura 1).
  
 
Il PIL (Y) viene calcolato sommando le spese sostenute dalle diverse componenti dell'economia: spese delle famiglie (C), investimenti delle imprese (I), spese del governo (G). In più si considerano le vendite e gli acquisti con l'estero. Si sommano cioè le esportazioni (X) e si detraggono le importazioni (M). In formula: '''Y = C + I + G + (X - M)'''.
 
Il PIL (Y) viene calcolato sommando le spese sostenute dalle diverse componenti dell'economia: spese delle famiglie (C), investimenti delle imprese (I), spese del governo (G). In più si considerano le vendite e gli acquisti con l'estero. Si sommano cioè le esportazioni (X) e si detraggono le importazioni (M). In formula: '''Y = C + I + G + (X - M)'''.
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[[File:PIL_pro_capite_2017_Banca-Mondiale.png|border|center|thumb|600px|Fig. 2 - PIL pro capite 2017 (in dollari USA attuali) - Fonte: Banca Mondiale]]
 
[[File:PIL_pro_capite_2017_Banca-Mondiale.png|border|center|thumb|600px|Fig. 2 - PIL pro capite 2017 (in dollari USA attuali) - Fonte: Banca Mondiale]]
  
Da queste immagini sembrerebbe che l'economia dell'Italia sia in buona salute. La prima figura infatti ci rappresenta al pari di Francia, Belgio e Svezia. <ref name="ftn2">La prima figura rappresenta il PIL pro capite della Svezia inferiore a quello della Germania, mentre la seconda indica il contrario. Probabilmente questa differenza è causata dal cambio verso il dollaro, perché la Svezia non fa parte dell'area euro.</ref> La seconda ci dice che il nostro PIL pro capite è triplicato negli ultimi trent'anni, passando da 10.000 a 30.000 dollari l'anno. Ma non è così. La nostra economia è molto fragile. Siamo il "malato" d'Europa, dopo la Grecia.
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Da queste immagini sembrerebbe che l'economia dell'Italia sia in buona salute. La prima figura infatti ci rappresenta al pari di Francia, Belgio e Svezia. <ref name="ftn2">La prima figura rappresenta il PIL pro capite della Svezia inferiore a quello della Germania, mentre la seconda indica il contrario. Probabilmente questa differenza è causata dal cambio verso il dollaro, perché la Svezia non fa parte dell'area euro.</ref> La seconda ci dice che il nostro PIL pro capite è triplicato negli ultimi trent'anni, passando da 10.000 a 30.000 dollari l'anno. Ma non è così. La nostra economia è molto fragile. Siamo il "malato" d'Europa, dopo la Grecia.
  
== L'economia italiana è in cattivo stato ==
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= Reddito pro capite <VOCE DA FARE>=
 
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Il PIL pro capite non rappresenta il reddito pro capite perché nel PIL entrano anche gli investimenti delle imprese e le spese dello Stato. Il PIL di una nazione è legato anche al numero di abitanti. Quindi una nazione con molti abitanti poveri può avere lo stesso PIL di una con pochi abitanti ricchi. Per avere dunque un’idea migliore del gradi di ricchezza di una nazione, è meglio usare il PIL pro capite.
Alcuni segni della crisi, seguiti dalle proposte per uscirne.
 
 
 
# '''L’aumento della povertà e delle differenze di ricchezza''': a) Il reddito di cittadinanza contro la povertà.</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">2. '''L’aumento della disoccupazione, soprattutto giovanile''': a) Creare opportunità di ricollocazione per chi ha perso il lavoro. b) Creare opportunità di inserimento dei giovani. c) Dare occupazione a carico dello Stato (MMT).</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">3. '''La chiusura delle aziende''': a) Riduzione delle tasse sul lavoro. b) Ridurre la burocrazia che toglie tempo e risorse. c) Ricevere aiuti, dalla BCE alle banche, per aiutare le aziende in crisi.</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">4. '''Il gravare degli interessi da pagare sul grande debito pubblico''': a) Attuare la ''spending review''. b) Uscire dall’euro, svalutare la lira.</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">5. '''Le difficoltà delle banche (le “sofferenze”)''': a) Ricevere aiuti, dalla BCE alle banche, perché queste abbiano più liquidità.</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">6. '''Gli ostacoli all’immigrazione, nonostante sia necessaria''': a) La qualificazione degli immigrati e il loro inserimento.</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">7. '''I “pesi” che ci frenano: mafie, corruzione, burocrazia''': a) Fare opera educativa a livello di base. b) Educare alla legalità. c) Snellire la burocrazia.</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">8. '''L’illusione delle soluzioni semplici''': a) Maggiore impegno degli intellettuali per farsi capire. b) Maggiore impegno etico dei media (TV, giornali).</div>
 
 
 
<div style="margin-left:0.261cm;margin-right:0cm;">9. '''L’informazione manipolata''': a) Smascherare e screditare le fake news. b) Difendere internet libera.</div>
 
 
 
== Una traccia dei paragrafi ==
 
 
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Si parte dall'economia italiana e dal '''Pil come indicatore'''. Si spiega come è formato il Pil. </div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Poiché da certi grafici del PIL pro capite l''''economia italiana''' sembrerebbe ben messa, si fa vedere che è invece un’economia fragile a causa del debito, delle disuguaglianze e della crisi delle imprese che causa la <u>disoccupazione soprattutto giovanile</u>. Questo punto (la situazione italiana e le necessarie riforme) è complesso, quindi in questa pagina di economia si accenna solo ai vari problemi che vengono poi approfonditi in '''''altre pagine'''''. </div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Si trattano in sintesi '''le cause della crisi''' iniziata nel 2008 e i suoi effetti sull’economia italiana (con un confronto con le altre economie).</div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Il punto successivo sarà '''come uscire dalla crisi'''. Le politiche proposte sembrano essere attualmente due: il '''''rigore''''' proposto dall’Europa (anche in base ai trattati su cui l’Italia si è impegnata) e gli '''''aiuti''''' richiesti dall’Italia (flessibilità, eurobond ecc.). Un’altra proposta che non viene attualmente presentata, ma che è nell’aria, è quella dell’'''''uscita dall’euro'''''.</div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Riguardo '''il rigore''', esso è necessario, ma da solo deprime l’economia con gravi effetti sociali, com’è accaduto in '''Grecia'''. Inoltre perpetua lo schema ordo-liberista di impronta germanica che accentua le differenze fra paesi invece di attuare una convergenza.<ref name="ftn1">Vedi il testo di Sergio Cesaratto “Chi non rispetta le regole?”</ref></div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Riguardo '''gli aiuti''', poiché vengono dall’esterno, in un modo o nell’altro aumentano il nostro debito e, senza le riforme, si traducono facilmente in un assistenzialismo che non aiuta la ripresa. In sostanza si vuol sottolineare che i nostri problemi dobbiamo soprattutto risolverli noi, senza scaricare le (solo parziali) colpe su altri: élite, Europa, Cina ecc.</div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">La terza soluzione, l’'''uscita dall’euro''', è quello che propongono i “sovranisti”: facciamo da soli. Questa soluzione non tiene conto del fatto che l’Italia da sola non ce la può fare nel mondo globalizzato di oggi. L’uscita dall’euro viene vista come la soluzione di tutti i nostri problemi di crisi economica. Un po’ come quando si è sperato che con l’entrata nell’euro, unendoci a paesi “virtuosi”, avremmo risolto i nostri problemi di economia poco affidabile.</div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">A questo punto viene in primo piano la necessità delle '''''riforme''''', sia quelle '''''italiane''''', sia quelle '''''europee''''', attuate contemporaneamente. Riguardo quelle italiane, ci si riferisce alle pagine citate nel punto (2) perché queste pagine cercano di mostrare non solo i problemi, ma anche le possibili soluzioni. Riguardo le riforme europee, si farà ampio riferimento al volume di Antonio che le tratta con precisione.</div>
 
# <div style="margin-left:0cm;margin-right:0cm;">Per concludere si mostra che solo la '''solidarietà fra paesi e fra persone''' può farci affrontare le sfide che ci attendono. Ma poiché la solidarietà nasce dalla conoscenza e dalla fiducia reciproche, si dimostra come sia distruttivo il metodo e i toni dell’attuale '''governo populista'''.</div>
 
  
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Versione attuale delle 12:39, 31 dic 2018

Prodotto interno lordo (PIL)[modifica]

Fig. 1 - PIL pro capite 2017 - Fonte: Eurostat. [1]

Il Prodotto interno lordo è l'indicatore più usato per rappresentare lo stato di salute economica di un Paese. Possiamo definire il PIL utilizzando i tre termini che lo denominano: Prodotto, in quanto indica il valore dei beni e dei servizi scambiati (venduti e acquistati), Interno, cioè prodotto in un dato Paese, Lordo, perché è comprensivo degli accantonamenti di capitale (ammortamenti) che servono alle imprese per ricomprare i macchinari al termine della loro vita utile. Di solito il PIL viene calcolato su base annua.
Se si divide il PIL per il nunero degli abitanti di un Paese, si ottiene il PIL pro capite (vedi figura 1).

Il PIL (Y) viene calcolato sommando le spese sostenute dalle diverse componenti dell'economia: spese delle famiglie (C), investimenti delle imprese (I), spese del governo (G). In più si considerano le vendite e gli acquisti con l'estero. Si sommano cioè le esportazioni (X) e si detraggono le importazioni (M). In formula: Y = C + I + G + (X - M).

Poiché le componenti del PIL sono influenzate dall’inflazione, ovvero dall’aumento generale del livello dei prezzi, per confrontare il PIL relativo ad anni diversi e a Paesi diversi, si prende come riferimento un dato anno e una data valuta e si ricalcola il PIL in base all'inflazione e al cambio. Il primo PIL si dice a prezzi correnti (o nominale, figura 1), il secondo a prezzi costanti (o reale, figura 2).

Fig. 2 - PIL pro capite 2017 (in dollari USA attuali) - Fonte: Banca Mondiale

Da queste immagini sembrerebbe che l'economia dell'Italia sia in buona salute. La prima figura infatti ci rappresenta al pari di Francia, Belgio e Svezia. [1] La seconda ci dice che il nostro PIL pro capite è triplicato negli ultimi trent'anni, passando da 10.000 a 30.000 dollari l'anno. Ma non è così. La nostra economia è molto fragile. Siamo il "malato" d'Europa, dopo la Grecia.

Reddito pro capite <VOCE DA FARE>[modifica]

Il PIL pro capite non rappresenta il reddito pro capite perché nel PIL entrano anche gli investimenti delle imprese e le spese dello Stato. Il PIL di una nazione è legato anche al numero di abitanti. Quindi una nazione con molti abitanti poveri può avere lo stesso PIL di una con pochi abitanti ricchi. Per avere dunque un’idea migliore del gradi di ricchezza di una nazione, è meglio usare il PIL pro capite.

Note[modifica]


  1. La prima figura rappresenta il PIL pro capite della Svezia inferiore a quello della Germania, mentre la seconda indica il contrario. Probabilmente questa differenza è causata dal cambio verso il dollaro, perché la Svezia non fa parte dell'area euro.

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