Differenze tra le versioni di "Sandbox"

Da EU wiki.
(Thirty Seconds To Midnight - The Final Wake Up Call)
 
(554 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate)
Riga 1: Riga 1:
= Mercato del lavoro =
+
= Thirty Seconds To Midnight - The Final Wake Up Call =
 +
[[File:Many_millions_of_indigenous_people.jpg|border|right|thumb|400px|Genocidi]]
 +
Questo film-documentario [https://www.youtube.com/watch?v=dgM_a4OwH_g|'''Thirty Seconds To Midnight'''], è un film di Regis Tremblay girato nel 2017 in associazione con Veterans for Peace, Peaceworkers, The Global Network Against Weapons and Nuclear Power, Pax Christi Maine. Sono stati intervistati gli abitanti di Ukraina, Okinawa, Hawaii, e le Isole Marshall. (Film in inglese con sottotitoli, a scelta, in inglese.)
  
== Incontro fra domanda e offerta ==
+
[https://www.youtube.com/watch?v=dgM_a4OwH_g&t=571s (9:31 video)] <big>'''William Blum'''</big>: "Questi interventi dimostrano che la politica estera americana non è stata motivata dall'imperativo morale di diffondere la libertà e la democrazia ma dai seguenti tre imperativi:
  
Quando si entra in un negozio e si chiede di comprare un oggetto, in economia noi siamo dalla parte della ''domanda'' e il negozio dalla parte dell’''offerta''. Infatti noi paghiamo per acquistare l’oggetto. Parlando di lavoro ci viene da pensare che è il lavoratore a domandare lavoro all’impresa. Quindi pensiamo che sia lui dalla parte della domanda. Ma non è così, perché ''è l’impresa che paga il lavoratore, che acquista il suo lavoro''. È l’impresa dunque che sta dalla parte della ''domanda'' ed è il lavoratore che ''offre'' le sue competenze e il suo tempo, cioè il suo lavoro. E il punto del loro accordo, il punto di incontro è il ''salario'' prima di tutto. Oltre al salario, il rapporto è regolato da un contratto che prevede molti altri accordi: orario, mansioni, ferie, permesso di maternità, indennità di malattia ecc.
+
1) '''Diffondere i capitalismo americano'''. La globalizzazione alimenta il complesso militare-industriale e le banche che hanno corrotto i presidenti della Casa Bianca e il Congresso.<BR/>
 +
2) '''Non calternativa al capitalismo'''. Impedire la nascita di qualsiasi società che possa fungere da esempio riuscito di alternativa al capitalismo, comunismo, socialismo o qualsiasi sistema non in linea con gli interessi americani<BR/>
 +
3) '''Espandere l'Impero'''. Espandere l’egemonia politica, economica e militare sull’intero globo (per garantire il numero 1 e 2) e per prevenire l’ascesa di qualsiasi potenza regionale che possa sfidare la supremazia americana."
  
<div style="text-align:center;">[[Image:|top]]</div>
+
[[File:Thirty_Seconds_to_Midnight_David_Vine.jpg|border|right|thumb|400px|'''David Vine''' Autore di ''United States of war'']]
  
<div style="text-align:center;">Curve della domanda e dell’offerta.</div>
+
[https://www.youtube.com/watch?v=dgM_a4OwH_g&t=622s (10:21 video)] <big>'''David Vine'''</big>: "In questo momento abbiamo circa 800 basi in circa 80 paesi in tutto il mondo. Alla fine della Guerra Fredda c'erano circa 1600 basi in circa 40 paesi e oggi ci sono circa 800 basi in circa 80 paesi. Quindi un numero crescente di paesi è occupato da basi statunitensi. Per esempio ci sono ancora quasi 200 basi in Germania, più di due decenni dopo la fine della Guerra Fredda. Ci sono più di 120 basi in Giappone, quasi 100 in Corea del Sud, 50 in Italia e decine di basi in paesi come la Gran Bretagna, la Turchia e i paesi dall’Asia, dall’America centrale e oltre
  
A quale livello di salario ci sarà l’incontro fra la domanda dell’impresa e l’offerta di lavoro? Pensiamo un caso semplice: io posso far fare un lavoro a poche persone veloci ed esperte, ma ben pagate. Oppure darlo a più persone, meno veloci ed esperte, ma pagarle di meno. Mentre per me come lavoratore è l’inverso: io sono disposto a lavorare molto se sono ben pagato. Ma se mi pagano poco, lavorerò poco.
+
Una delle giustificazioni per questo enorme numero di basi è stata per decenni che le basi statunitensi all’estero diffondono democrazia. Ma questo avrebbe potuto avere una certa validità nei primi tempi del secondo dopoguerra in Germania, Italia e Giappone. Invece oggi troviamo basi statunitensi in più di 30 paesi guidati da regimi non democratici e spesso dittatoriali. Perciò abbiamo nostre basi che di fatto contribuiscono in alcuni casi a sostenere regimi non democratici e possono bloccare il progresso dei movimenti pro-democrazia.  
  
Si osserva allora che il “lavoro” può essere pensato sia come numero di lavoratori, sia come ore di lavoro. E il “salario” rappresenta il costo di questo “lavoro”.
+
Dunque, nonostante la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno continuato a mantenere centinaia di basi nell'Asia orientale, circondando la Cina, nonché centinaia di basi nell’Europa occidentale e sempre di più nell’Europa centrale e orientale, circondando la Russia. A mio avviso queste scelte sono incredibilmente pericolose, soprattutto quella di aumentare il numero di basi sia attorno alla Cina, sia sempre più vicine ai confini della Russia.
  
In conclusione, la '''''domanda''' di lavoro va da salari alti con poco lavoro a salari bassi con molto lavoro''. Mentre ''l’'''offerta''' di lavoro va da salari bassi con poco lavoro a salari alti con molto lavoro''.
+
Noi che siano cittadini statunitensi, dovremmo pensare per un momento a come ci sentiremmo se la Russia o la Cina costruissero anche una sola base vicino ai confini degli Stati Uniti, nei Caraibi, ad esempio, o in Messico. Penso che molto presto vorremmo rispondere militarmente col rafforzare la nostra difese militari. Quindi perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso da Russia e Cina?
  
Questo discorso può essere tradotto in una figura, che ha in orizzontale il lavoro e in verticale il salario, e che rappresenta l’incontro fra la domanda da parte delle imprese e l’offerta da parte dei lavoratori. Quindi la curva della domanda si abbassa al crescere del lavoro, mentre l’offerta va al contrario. Il punto A rappresenta l’incontro della domanda con l’offerta. Il punto B il salario e il punto C il lavoro corrispondenti.
+
Mi sembra una strategia molto pericolosa e potenzialmente autorealizzante. In cui l'ascesa della potenza militare cinese, per esempio, si capisce come contrasto allo sviluppo delle forze militari statunitensi nell'Asia orientale. Ciò non fa altro che incoraggiare la Cina a aumentare la sua potenza militare. E questo può causare una spirale di militarismo crescente.
  
== Crescita economica o crisi ==
+
Mi chiedo che cosa ci sia dietro tutto questo. Sicuramente è una lotta per il controllo geopolitico e geoeconomico. Cina e Russia sono state potenze in ascesa negli ultimi dieci, quindici e venti anni. E gli Stati Uniti hanno cercato in vari modi, principalmente in modo militare, di mantenere il proprio dominio globale. Perciò, costruire e mantenere basi militari statunitensi vicino ai confini cinesi e russi, è stato un elemento importante della strategia che ha lo scopo di mantenere il dominio degli Stati Uniti su tutto il mondo."
 
 
<div style="text-align:center;">[[Image:|top]]</div>
 
 
 
<div style="text-align:center;">Crescita economica o crisi.</div>
 
 
 
Cosa succede se l’economia è in crescita? La curva della domanda si sposta verso destra perché a parità di salario, l’impresa ha bisogno di più lavoro. Ma il punto di incontro, A’, fa vedere che il maggiore lavoro andrà retribuito con un salario maggiore. Si ha così un aumento dell’occupazione (e una diminuzione della <span style="background-color:#ffff00;">disoccupazione</span>).
 
 
 
Un periodo del genere si è avuto dopo il 1969 col cosiddetto ''Autunno caldo''.<ref name="ftn1">'''Vedi: [https://it.wikipedia.org/wiki/Autunno_caldo https://it.wikipedia.org/wiki/Autunno_caldo] '''</ref> Allora i sindacati sono diventati più forti ed è stato creato lo ''Statuto dei lavoratori <ref name="ftn2">'''''Vedi: [https://it.wikipedia.org/wiki/Statuto_dei_lavoratori https://it.wikipedia.org/wiki/Statuto_dei_lavoratori] '''''</ref> (1970) che proteggeva i lavoratori con una serie di tutele e rendeva difficile il licenziamento (articolo 18).
 
 
 
Se invece c’è crisi la curva della domanda si sposta a sinistra perché l’impresa vende meno, quindi produce meno e ha bisogno di meno lavoro. Il punto di incontro sarà A”. Dunque si ha una diminuzione sia dei salari, sia dei lavoratori, e aumenta la disoccupazione.
 
 
 
È quello che è successo nel 2008, quando la crisi finanziaria dagli USA ha raggiunto l’Europa. E, in Italia, la disoccupazione, soprattutto giovanile, e la povertà hanno raggiunto livelli intollerabili. Lo si vede nella figura: è il punto segnato dalla freccia in cui si nota un brusco abbassamento del <span style="background-color:#ffff00;">PIL (Prodotto Interno Lordo)</span>.
 
 
 
== Nel 2008 la crescita si è interrotta ==
 
 
 
<div style="text-align:center;">[[Image:|top]]</div>
 
 
 
<div style="text-align:center;">Crescita dell’economia misurata dal PIL.</div>
 
 
 
Ci sono state altre crisi economiche in Italia. Per esempio quelle del 1973<ref name="ftn3">'''Vedi: [https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973) https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1973)]</ref> e 1979<ref name="ftn4">'''Vedi: [https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1979) https://it.wikipedia.org/wiki/Crisi_energetica_(1979)]</ref>, causate dal rincaro del petrolio - da cui dipendiamo. Come si vede dal grafico del PIL, l’Italia è però riuscita a crescere costantemente. Ha superato le crisi utilizzando soprattutto due strumenti: il <span style="background-color:#ffff00;">debito</span> e la <span style="background-color:#ffff00;">svalutazione</span> della lira. Ora però non possiamo più usarli, perché'' il debito è già troppo pesante e non va aumentato''. La svalutazione renderebbe i nostri prodotti più economici all’estero dando impulso alle esportazioni e all’economia in generale. Ma ''la svalutazione non è possibile'' perché la nostra moneta, l’euro, è ora gestita in comune fra noi e gli altri 18 paesi dell’<span style="background-color:#ffff00;">Eurozona</span><ref name="ftn5">'''Vedi: [https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_euro https://it.wikipedia.org/wiki/Zona_euro]</ref>.
 
 
 
== Le leggi che regolano il nostro mercato del lavoro ==
 
 
 
Il mercato del lavoro è influenzato soprattutto dalla richiesta di beni e servizi. (Quella che gli economisti chiamano la <span style="background-color:#ffff00;">domanda aggregata</span>.) Ma dipende anche molto dalle leggi che lo regolano. Perché da una parte è importante tutelare i lavoratori, e dall’altra dare alle imprese la necessaria flessibilità per potersi adattare agli <span style="background-color:#ffff00;">shock economici</span> assumendo e licenziando manodopera.
 
 
 
Il nostro mercato del lavoro è stato per molto tempo regolato dalla legge chiamata ''Statuto dei lavoratori''. Poi, nel 2015, l’insieme di leggi, denominate <span style="background-color:#ffff00;">''Job Act''</span>, hanno cercato di rendere più flessibile l’incontro fra imprese e lavoratori, senza rinunciare alle giuste tutele dei lavoratori.
 
 
 
----
 
<references/>
 

Versione attuale delle 21:22, 9 mag 2024

Thirty Seconds To Midnight - The Final Wake Up Call[modifica]

Genocidi

Questo film-documentario Thirty Seconds To Midnight, è un film di Regis Tremblay girato nel 2017 in associazione con Veterans for Peace, Peaceworkers, The Global Network Against Weapons and Nuclear Power, Pax Christi Maine. Sono stati intervistati gli abitanti di Ukraina, Okinawa, Hawaii, e le Isole Marshall. (Film in inglese con sottotitoli, a scelta, in inglese.)

(9:31 video) William Blum: "Questi interventi dimostrano che la politica estera americana non è stata motivata dall'imperativo morale di diffondere la libertà e la democrazia ma dai seguenti tre imperativi:

1) Diffondere i capitalismo americano. La globalizzazione alimenta il complesso militare-industriale e le banche che hanno corrotto i presidenti della Casa Bianca e il Congresso.
2) Non c'è alternativa al capitalismo. Impedire la nascita di qualsiasi società che possa fungere da esempio riuscito di alternativa al capitalismo, comunismo, socialismo o qualsiasi sistema non in linea con gli interessi americani
3) Espandere l'Impero. Espandere l’egemonia politica, economica e militare sull’intero globo (per garantire il numero 1 e 2) e per prevenire l’ascesa di qualsiasi potenza regionale che possa sfidare la supremazia americana."

David Vine Autore di United States of war

(10:21 video) David Vine: "In questo momento abbiamo circa 800 basi in circa 80 paesi in tutto il mondo. Alla fine della Guerra Fredda c'erano circa 1600 basi in circa 40 paesi e oggi ci sono circa 800 basi in circa 80 paesi. Quindi un numero crescente di paesi è occupato da basi statunitensi. Per esempio ci sono ancora quasi 200 basi in Germania, più di due decenni dopo la fine della Guerra Fredda. Ci sono più di 120 basi in Giappone, quasi 100 in Corea del Sud, 50 in Italia e decine di basi in paesi come la Gran Bretagna, la Turchia e i paesi dall’Asia, dall’America centrale e oltre

Una delle giustificazioni per questo enorme numero di basi è stata per decenni che le basi statunitensi all’estero diffondono democrazia. Ma questo avrebbe potuto avere una certa validità nei primi tempi del secondo dopoguerra in Germania, Italia e Giappone. Invece oggi troviamo basi statunitensi in più di 30 paesi guidati da regimi non democratici e spesso dittatoriali. Perciò abbiamo nostre basi che di fatto contribuiscono in alcuni casi a sostenere regimi non democratici e possono bloccare il progresso dei movimenti pro-democrazia.

Dunque, nonostante la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno continuato a mantenere centinaia di basi nell'Asia orientale, circondando la Cina, nonché centinaia di basi nell’Europa occidentale e sempre di più nell’Europa centrale e orientale, circondando la Russia. A mio avviso queste scelte sono incredibilmente pericolose, soprattutto quella di aumentare il numero di basi sia attorno alla Cina, sia sempre più vicine ai confini della Russia.

Noi che siano cittadini statunitensi, dovremmo pensare per un momento a come ci sentiremmo se la Russia o la Cina costruissero anche una sola base vicino ai confini degli Stati Uniti, nei Caraibi, ad esempio, o in Messico. Penso che molto presto vorremmo rispondere militarmente col rafforzare la nostra difese militari. Quindi perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso da Russia e Cina?

Mi sembra una strategia molto pericolosa e potenzialmente autorealizzante. In cui l'ascesa della potenza militare cinese, per esempio, si capisce come contrasto allo sviluppo delle forze militari statunitensi nell'Asia orientale. Ciò non fa altro che incoraggiare la Cina a aumentare la sua potenza militare. E questo può causare una spirale di militarismo crescente.

Mi chiedo che cosa ci sia dietro tutto questo. Sicuramente è una lotta per il controllo geopolitico e geoeconomico. Cina e Russia sono state potenze in ascesa negli ultimi dieci, quindici e venti anni. E gli Stati Uniti hanno cercato in vari modi, principalmente in modo militare, di mantenere il proprio dominio globale. Perciò, costruire e mantenere basi militari statunitensi vicino ai confini cinesi e russi, è stato un elemento importante della strategia che ha lo scopo di mantenere il dominio degli Stati Uniti su tutto il mondo."