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(Thirty Seconds To Midnight - The Final Wake Up Call)
 
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= Indice di povertà assoluta =
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= Thirty Seconds To Midnight - The Final Wake Up Call =
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[[File:Many_millions_of_indigenous_people.jpg|border|right|thumb|400px|Genocidi]]
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Questo film-documentario [https://www.youtube.com/watch?v=dgM_a4OwH_g|'''Thirty Seconds To Midnight'''], è un film di Regis Tremblay girato nel 2017 in associazione con Veterans for Peace, Peaceworkers, The Global Network Against Weapons and Nuclear Power, Pax Christi Maine. Sono stati intervistati gli abitanti di Ukraina, Okinawa, Hawaii, e le Isole Marshall. (Film in inglese con sottotitoli, a scelta, in inglese.)
  
== Soglia e indice di povertà assoluta ==
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[https://www.youtube.com/watch?v=dgM_a4OwH_g&t=571s (9:31 video)] <big>'''William Blum'''</big>: "Questi interventi dimostrano che la politica estera americana non è stata motivata dall'imperativo morale di diffondere la libertà e la democrazia ma dai seguenti tre imperativi:
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{|border="0" cellspacing="0" cellpadding="2" width="80%" align="center"
 
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|[[File:Soglia_povertà_assoluta_2017_Grafico.png|border|right|thumb|400px|Soglie mensili di povertà assoluta (2017) Nord (N), Centro (C) e Sud (S) in Comuni fra 50 e 250 mila abitanti (+50).]]
 
|[[File:Composizione_di_alcuni_gruppi_famigliari.png|border|right|thumb|400px|Composizione di alcuni gruppi famigliari formati da uno a sei persone.]]
 
|}
 
</div>
 
  
L’ISTAT misura ogni anno<ref name="ftn1">Vedi il Rapporto 2017: [https://www.istat.it/it/files//2018/06/La-povertà-in-Italia-2017.pdf https://www.istat.it/it/files//2018/06/La-povertà-in-Italia-2017.pdf] “Le stime diffuse in questo report si riferiscono a due distinte misure della povertà: assoluta e relativa, che derivano da due diverse definizioni e sono elaborate con metodologie diverse, utilizzando i dati dell’indagine campionaria sulle spese per consumi delle famiglie.</ref>, dal 2005, la '''soglia di povertà assoluta'''<ref name="ftn2">Vedi la pagina per il calcolo: [https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta] La soglia di povertà assoluta rappresenta il valore monetario, a prezzi correnti, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia, definita in base all’età dei componenti, alla ripartizione geografica e alla tipologia del comune di residenza. Una famiglia è assolutamente povera se sostiene una spesa mensile per consumi pari o inferiore a tale valore monetario.</ref> cioè la somma delle spese mensili che si considerano un minimo per vivere in modo accettabile. La ''percentuale di famiglie che hanno un reddito inferiore a questa soglia'' è l’'''indice di povertà assoluta''' di una data Regione o Paese. La soglia varia in base alla composizione della famiglia ed è ovviamente maggiore per famiglie più numerose. Varia anche in base alla regione e alle dimensioni della città.
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1) '''Diffondere i capitalismo americano'''. La globalizzazione alimenta il complesso militare-industriale e le banche che hanno corrotto i presidenti della Casa Bianca e il Congresso.<BR/>
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2) '''Non c'è alternativa al capitalismo'''. Impedire la nascita di qualsiasi società che possa fungere da esempio riuscito di alternativa al capitalismo, comunismo, socialismo o qualsiasi sistema non in linea con gli interessi americani<BR/>
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3) '''Espandere l'Impero'''. Espandere l’egemonia politica, economica e militare sull’intero globo (per garantire il numero 1 e 2) e per prevenire l’ascesa di qualsiasi potenza regionale che possa sfidare la supremazia americana."
  
La soglia si calcola tramite interviste fatte a un campione<ref name="ftn3">Vedi l’''Indagine sulle condizioni di vita'': [https://www.istat.it/it/archivio/5663 https://www.istat.it/it/archivio/5663] L’indagine è condotta su un campione di circa 29mila famiglie (per un totale di quasi 70mila individui), distribuite in circa 640 Comuni italiani di diversa ampiezza demografica.</ref> rappresentativo di famiglie sorteggiate in modo opportuno. Le domande riguardano numerosi aspetti della vita famigliare, non solo economici, e si basano su un questionario<ref name="ftn4">Vedi il Questionario: [https://www.istat.it/ws/fascicoloSidi/274/Questionario.pdf https://www.istat.it/ws/fascicoloSidi/274/Questionario.pdf] Le informazioni vengono raccolte mediante un questionario elettronico, presente sul computer dell’intervistatore, in cui saranno registrate le risposte fornite dalla famiglia.</ref> molto dettagliato. Le risposte date all’intervistatore sono volontarie, non obbligate. Naturalmente la privacy è protetta. Si danno qui, come esempio, le soglie mensili, calcolate sul sito ISTAT<ref name="ftn5">Vedi per il calcolo: [https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta https://www.istat.it/it/dati-analisi-e-prodotti/contenuti-interattivi/soglia-di-poverta] oppure: [https://www4.istat.it/it/prodotti/contenuti-interattivi/calcolatori/soglia-di-poverta https://www4.istat.it/it/prodotti/contenuti-interattivi/calcolatori/soglia-di-poverta] </ref>, per sette composizioni famigliari diverse: A ... G.
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[[File:Thirty_Seconds_to_Midnight_David_Vine.jpg|border|right|thumb|400px|'''David Vine''' Autore di ''United States of war'']]
  
== Tabella e grafico della povertà assoluta ==
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[https://www.youtube.com/watch?v=dgM_a4OwH_g&t=622s (10:21 video)] <big>'''David Vine'''</big>: "In questo momento abbiamo circa 800 basi in circa 80 paesi in tutto il mondo. Alla fine della Guerra Fredda c'erano circa 1600 basi in circa 40 paesi e oggi ci sono circa 800 basi in circa 80 paesi. Quindi un numero crescente di paesi è occupato da basi statunitensi. Per esempio ci sono ancora quasi 200 basi in Germania, più di due decenni dopo la fine della Guerra Fredda. Ci sono più di 120 basi in Giappone, quasi 100 in Corea del Sud, 50 in Italia e decine di basi in paesi come la Gran Bretagna, la Turchia e i paesi dall’Asia, dall’America centrale e oltre
  
[[File:Tabella_ISTAT_con_i_valori_della_povertà_assoluta.png|border|right|thumb|Tabella ISTAT con i valori della povertà assoluta.]]
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Una delle giustificazioni per questo enorme numero di basi è stata per decenni che le basi statunitensi all’estero diffondono democrazia. Ma questo avrebbe potuto avere una certa validità nei primi tempi del secondo dopoguerra in Germania, Italia e Giappone. Invece oggi troviamo basi statunitensi in più di 30 paesi guidati da regimi non democratici e spesso dittatoriali. Perciò abbiamo nostre basi che di fatto contribuiscono in alcuni casi a sostenere regimi non democratici e possono bloccare il progresso dei movimenti pro-democrazia.  
  
[[File:Grafico_della_povertà_assoluta.png|border|right|thumb|Grafico della povertà assoluta ottenuto selezionando alcuni valori della tabella ISTAT.]]
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Dunque, nonostante la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno continuato a mantenere centinaia di basi nell'Asia orientale, circondando la Cina, nonché centinaia di basi nell’Europa occidentale e sempre di più nell’Europa centrale e orientale, circondando la Russia. A mio avviso queste scelte sono incredibilmente pericolose, soprattutto quella di aumentare il numero di basi sia attorno alla Cina, sia sempre più vicine ai confini della Russia.
  
Si può scaricare dal sito dell’ISTAT <ref name="ftn6">Vedi: [http://dati.istat.it/ http://dati.istat.it/] (Menu a sin.) Condizioni economiche delle famiglie e disuguaglianze/Povertà/Povertà nuova serie/Principali dati</ref> la tabella che contiene i valori dell’indice della povertà assoluta. Sono stati scelti quelli degli anni fra il 2014 e il 2017. Questi valori possono essere poi rielaborati, ottenendo, per esempio, il grafico della figura sottostante. Si nota che le percentuali di povertà sono maggiori al Sud e che sono sensibilmente aumentate nel 2016.
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Noi che siano cittadini statunitensi, dovremmo pensare per un momento a come ci sentiremmo se la Russia o la Cina costruissero anche una sola base vicino ai confini degli Stati Uniti, nei Caraibi, ad esempio, o in Messico. Penso che molto presto vorremmo rispondere militarmente col rafforzare la nostra difese militari. Quindi perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso da Russia e Cina?
  
== Analisi della povertà assoluta ==
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Mi sembra una strategia molto pericolosa e potenzialmente autorealizzante. In cui l'ascesa della potenza militare cinese, per esempio, si capisce come contrasto allo sviluppo delle forze militari statunitensi nell'Asia orientale. Ciò non fa altro che incoraggiare la Cina a aumentare la sua potenza militare. E questo può causare una spirale di militarismo crescente.
  
“La stima della povertà assoluta<ref name="ftn7">È la spiegazione della povertà assoluta data dallo stesso sito: [http://dati.istat.it/ http://dati.istat.it/] </ref> diffusa dall’ISTAT definisce povera una famiglia con una spesa per consumi inferiore o uguale al valore monetario di '''un paniere<ref name="ftn8">'''Vedi <span style="background-color:#ffff00;">"La misura della povertà assoluta", ISTAT - Metodi e Norme n. 39, 2009</span> (LINK al doc. in PDF su EUWIKI)'''</ref> di beni e servizi considerati essenziali per evitare gravi forme di esclusione sociale'''. Il valore monetario del paniere di povertà assoluta viene annualmente rivalutato alla luce della dinamica dei prezzi e confrontato con i livelli di spesa per consumi delle famiglie. Per sintetizzare l’informazione sui vari aspetti della povertà (diffusione, gravità) vengono calcolati due indici: il primo è la proporzione dei poveri (incidenza)<ref name="ftn9">Quello che abbiamo chiamato “indice” di povertà assoluta.</ref>, cioè il rapporto tra il numero di famiglie (individui) in condizione di povertà e il numero di famiglie (individui) residenti. Il secondo è il divario medio di povertà (intensità)<ref name="ftn10">Di questo secondo indice non ci siamo qui occupati.</ref>, che misura «quanto poveri sono i poveri», cioè di quanto, in termini percentuali, la spesa media mensile delle famiglie povere è inferiore al valore monetario del paniere di povertà assoluta.”
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Mi chiedo che cosa ci sia dietro tutto questo. Sicuramente è una lotta per il controllo geopolitico e geoeconomico. Cina e Russia sono state potenze in ascesa negli ultimi dieci, quindici e venti anni. E gli Stati Uniti hanno cercato in vari modi, principalmente in modo militare, di mantenere il proprio dominio globale. Perciò, costruire e mantenere basi militari statunitensi vicino ai confini cinesi e russi, è stato un elemento importante della strategia che ha lo scopo di mantenere il dominio degli Stati Uniti su tutto il mondo."
 
 
= Indice di povertà relativa =
 
 
 
== Soglia e indice di povertà relativa ==
 
 
 
[[File:Grafico_della_povertà_relativa.png|border|right|thumb|Grafico della povertà relativa ottenuto selezionando alcuni valori della tabella ISTAT.]]
 
 
 
Definire la '''soglia di povertà relativa''' è più semplice che per la povertà assoluta perché non dipende dalla definizione del “paniere di beni”. Si basa infatti sulla '''spesa per consumi pro capite''' calcolata a livello nazionale<ref name="ftn11">Vedi il risultato per il 2017: [https://www.istat.it/it/archivio/217356 https://www.istat.it/it/archivio/217356] e Testo integrale e nota metodologica: [https://www.istat.it/it/files//2018/06/Spese-delle-famiglie-Anno-2017.pdf https://www.istat.it/it/files//2018/06/Spese-delle-famiglie-Anno-2017.pdf] </ref>. L’'''indice di povertà relativa''' ''è la percentuale di famiglie la cui spesa mensile è inferiore al valore di soglia''. Il nome di povertà “relativa” deriva dunque dal fatto che è definita ''relativamente'' al consumo pro-capite.
 
 
 
ISTAT ha rilevato che nel 2017: “La spesa media mensile pro-capite nel Paese è risultata di 1.085 €”<ref name="ftn12">Vedi la relazione per il 2017: [https://www.istat.it/it/files/2018/06/La-povertà-in-Italia-2017.pdf https://www.istat.it/it/files/2018/06/La-povertà-in-Italia-2017.pdf] </ref>. Si definisce povera una famiglia di '''due persone''' che ha una spesa mensile ''inferiore'' a questa soglia. Per famiglie con composizioni diverse si usa la ''Scala di equivalenza Carbonaro''. Per esempio, per una persona sola la soglia di povertà relativa è: 1.085x0,6 = 651 €. Per tre persone: 1.085x1,33 = 1.443 €. Sono valori di poco superiori alla soglia di povertà assoluta per le regioni del Nord Italia, ma di molto superiori rispetto a quella delle regioni del Sud, nelle quali, per tre persone, la soglia di povertà assoluta si aggira attorno ai 1.000 €.
 
 
 
<div style="text-align:center;">Scala di equivalenza Carbonaro</div>
 
{| align="center" style="border-spacing:0;width:9.867cm;"
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''Ampiezza della famiglia'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''Coefficiente'''
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''1'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''0,60'''
 
|-
 
| align=center style="background-color:#ffff00;border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''2'''
 
| align=center style="background-color:#ffff00;border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''1,00'''
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''3'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''1,33'''
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''4'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''1,63'''
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''5'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''1,90'''
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''6'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''2,16'''
 
|-
 
| align=center style="border-top:0.5pt solid #000000;border-bottom:0.5pt solid #000000;border-left:0.5pt solid #000000;border-right:none;padding:0cm;" | '''7 o più'''
 
| align=center style="border:0.5pt solid #000000;padding:0cm;" | '''2,40'''
 
|-
 
|}
 
 
 
== Grafico degli indici di povertà relativa ==
 
 
 
[[File:Grafico_della_povertà_relativa.png|border|right|thumb|Grafico della povertà relativa ottenuto selezionando alcuni valori della tabella ISTAT.]]
 
 
 
Nel Rapporto ISTAT del 2017<ref name="ftn13">Vedi il Rapporto 2017: [https://www.istat.it/it/files//2018/06/La-povertà-in-Italia-2017.pdf https://www.istat.it/it/files//2018/06/La-povertà-in-Italia-2017.pdf] </ref> sulla povertà sono presentati e commentati anche gli indici di povertà relativa oltre a quelli di povertà assoluta. Con un procedimento analogo al precedente, che riguardava la povertà assoluta, si ottiene il grafico della povertà relativa negli anni 2014-2017. Come si vede l’indice per il Sud è molto maggiore<ref name="ftn14">L’indice è circa 5 volte maggiore (25/5) della soglia (1500/1000 = 1,5). Come mai un incremento di 0,5 circa nella soglia dà un incremento di 5 nell’indice? La spiegazione può essere cercata nella forma della curva dell’indice di Gini che, all’inizio, deve avere quindi una pendenza del 10% circa (0,5/5 = 0,1).</ref> dell’indice per il Centro e il Nord.
 
 
 
<div style="text-align:center;">[[Image:|top]]</div>
 
 
 
<div style="text-align:center;">Grafico della povertà relativa ottenuto selezionando alcuni valori della tabella ISTAT.</div>
 
 
 
== Analisi della povertà relativa ==
 
 
 
“La stima della povertà relativa<ref name="ftn15">È la spiegazione della povertà relativa data dallo stesso sito: [http://dati.istat.it/ http://dati.istat.it/]</ref> diffusa dall'Istat si basa sull'uso di una linea di povertà nota come ''International Standard of Poverty Line'' (ISPL) che '''definisce povera una famiglia di due componenti con una spesa per consumi inferiore o uguale alla spesa media per consumi pro-capite'''. Per definire le soglie di povertà relativa per famiglie di diversa ampiezza si utilizzano coefficienti correttivi (''Scala di equivalenza Carbonaro'') che tengono conto dei differenti bisogni e delle economie/diseconomie di scala che è possibile realizzare al variare del numero dei componenti. Per sintetizzare l’informazione sui vari aspetti della povertà (diffusione, gravità) vengono calcolati due indici: il primo è la proporzione dei poveri (incidenza), cioè il rapporto tra il numero di famiglie (individui) in condizione di povertà relativa e il numero di famiglie (individui) residenti. Il secondo è il divario medio di povertà (intensità), che misura «quanto poveri sono i poveri», cioè di quanto, in termini percentuali, la spesa media mensile delle famiglie povere è inferiore alla linea di povertà relativa.”
 
 
 
== I motivi della povertà del Sud ==
 
 
 
[[File:Indici_dei_servizi_pubblici_e_di_disuguaglianza.jpg|border|right|thumb|Indici dei servizi pubblici e di disuguaglianza Nord e Sud.]]
 
 
 
''Luca Ricolfi'', nel suo volume “Illusioni italiche”<ref name="ftn16">Ricolfi, L., “<span style="background-color:#ffff00;">Illusioni italiche</span>”, Mondadori, 2010, pag. 129, e, con più dettaglio, nel volume “<span style="background-color:#ffff00;">Il sacco del Nord</span>”, Guerini, 2010.</ref>, tratta in modo dettagliato delle particolarità del Sud, spiegando perché la povertà assoluta del Sud è maggiore del 50% rispetto al Centro-Nord: “I motivi sono due. Il primo è che nel Mezzogiorno, come si può osservare nel grafico, la quantità e la qualità di servizi pubblici sono molto inferiori (non sarebbe più corretto “sono molto a quelle del Centro-Nord: e i servizi pubblici sono uno degli strumenti più efficaci di contrasto della povertà. ''Il cattivo funzionamento dei servizi pubblici penalizza innanzitutto le fasce deboli della popolazione''<ref name="ftn17">I corsivi sono stati aggiunti redazionalmente.</ref>, che non hanno i mezzi per sostituirli adeguatamente con servizi privati.
 
 
 
Il secondo motivo è che nel Mezzogiorno il reddito, lungi dall’essere insufficiente, è distribuito in modo molto più diseguale che al Nord. C’è una casta politico-burocratico affaristica, spesso collegata alla criminalità organizzata, che riesce ad appropriarsi di una fetta consistente delle risorse che affluiscono al Sud, e c’è un vero e proprio proletariato iper-sfruttato o emarginato che non riesce neppure a raggiungere il livello di sussistenza. Detto in altre parole: ''non è il livello medio del reddito pro capite, ma è la sua iniqua distribuzione il vero problema del Mezzogiorno''.
 
 
 
L’iniquità della distribuzione si può misurare con l’indice di concentrazione di Gini, come fa l’ISTAT ogni anno nella sua indagine sulle condizioni di vita delle famiglie. Ebbene, la concentrazione del reddito è minima nel Nord, specialmente nel Triveneto. Sale un po’ nelle regioni dell’Italia centrale, in particolare nel Lazio. Tocca il massimo nel Sud, in particolare nelle tre regioni ad alta intensità mafiosa, ovvero Sicilia, Calabria, Campania: un indizio che la presenza della criminalità organizzata rende più ingiusta la distribuzione delle risorse.
 
 
 
Per attenuare la povertà e farla scendere al livello di quella del Nord, al Sud basterebbe che i servizi pubblici fossero gestiti con efficienza paragonabile a quella del resto del paese, e le risorse disponibili fossero distribuite con un po’ più di equità.
 
 
 
<div style="text-align:center;">[[Image:|top]]</div>
 
 
 
<div style="text-align:center;">Indici dei servizi pubblici e di disuguaglianza Nord e Sud.</div>
 
 
 
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Versione attuale delle 21:22, 9 mag 2024

Thirty Seconds To Midnight - The Final Wake Up Call[modifica]

Genocidi

Questo film-documentario Thirty Seconds To Midnight, è un film di Regis Tremblay girato nel 2017 in associazione con Veterans for Peace, Peaceworkers, The Global Network Against Weapons and Nuclear Power, Pax Christi Maine. Sono stati intervistati gli abitanti di Ukraina, Okinawa, Hawaii, e le Isole Marshall. (Film in inglese con sottotitoli, a scelta, in inglese.)

(9:31 video) William Blum: "Questi interventi dimostrano che la politica estera americana non è stata motivata dall'imperativo morale di diffondere la libertà e la democrazia ma dai seguenti tre imperativi:

1) Diffondere i capitalismo americano. La globalizzazione alimenta il complesso militare-industriale e le banche che hanno corrotto i presidenti della Casa Bianca e il Congresso.
2) Non c'è alternativa al capitalismo. Impedire la nascita di qualsiasi società che possa fungere da esempio riuscito di alternativa al capitalismo, comunismo, socialismo o qualsiasi sistema non in linea con gli interessi americani
3) Espandere l'Impero. Espandere l’egemonia politica, economica e militare sull’intero globo (per garantire il numero 1 e 2) e per prevenire l’ascesa di qualsiasi potenza regionale che possa sfidare la supremazia americana."

David Vine Autore di United States of war

(10:21 video) David Vine: "In questo momento abbiamo circa 800 basi in circa 80 paesi in tutto il mondo. Alla fine della Guerra Fredda c'erano circa 1600 basi in circa 40 paesi e oggi ci sono circa 800 basi in circa 80 paesi. Quindi un numero crescente di paesi è occupato da basi statunitensi. Per esempio ci sono ancora quasi 200 basi in Germania, più di due decenni dopo la fine della Guerra Fredda. Ci sono più di 120 basi in Giappone, quasi 100 in Corea del Sud, 50 in Italia e decine di basi in paesi come la Gran Bretagna, la Turchia e i paesi dall’Asia, dall’America centrale e oltre

Una delle giustificazioni per questo enorme numero di basi è stata per decenni che le basi statunitensi all’estero diffondono democrazia. Ma questo avrebbe potuto avere una certa validità nei primi tempi del secondo dopoguerra in Germania, Italia e Giappone. Invece oggi troviamo basi statunitensi in più di 30 paesi guidati da regimi non democratici e spesso dittatoriali. Perciò abbiamo nostre basi che di fatto contribuiscono in alcuni casi a sostenere regimi non democratici e possono bloccare il progresso dei movimenti pro-democrazia.

Dunque, nonostante la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno continuato a mantenere centinaia di basi nell'Asia orientale, circondando la Cina, nonché centinaia di basi nell’Europa occidentale e sempre di più nell’Europa centrale e orientale, circondando la Russia. A mio avviso queste scelte sono incredibilmente pericolose, soprattutto quella di aumentare il numero di basi sia attorno alla Cina, sia sempre più vicine ai confini della Russia.

Noi che siano cittadini statunitensi, dovremmo pensare per un momento a come ci sentiremmo se la Russia o la Cina costruissero anche una sola base vicino ai confini degli Stati Uniti, nei Caraibi, ad esempio, o in Messico. Penso che molto presto vorremmo rispondere militarmente col rafforzare la nostra difese militari. Quindi perché dovremmo aspettarci qualcosa di diverso da Russia e Cina?

Mi sembra una strategia molto pericolosa e potenzialmente autorealizzante. In cui l'ascesa della potenza militare cinese, per esempio, si capisce come contrasto allo sviluppo delle forze militari statunitensi nell'Asia orientale. Ciò non fa altro che incoraggiare la Cina a aumentare la sua potenza militare. E questo può causare una spirale di militarismo crescente.

Mi chiedo che cosa ci sia dietro tutto questo. Sicuramente è una lotta per il controllo geopolitico e geoeconomico. Cina e Russia sono state potenze in ascesa negli ultimi dieci, quindici e venti anni. E gli Stati Uniti hanno cercato in vari modi, principalmente in modo militare, di mantenere il proprio dominio globale. Perciò, costruire e mantenere basi militari statunitensi vicino ai confini cinesi e russi, è stato un elemento importante della strategia che ha lo scopo di mantenere il dominio degli Stati Uniti su tutto il mondo."