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(Bilancio sociale e ambientale)
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<center><big>'''Arvaia'''</big></center>
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=== 12 mar. 2019 ===
 
 
 
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|[[File:Assemblea_gennaio_2017.jpg|border|center|thumb|200px|Assemblea gennaio 2017]]
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|[[File:earth.jpg|80px|link=https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/accordo-brexit-westminster-e-no-e-ora-22516]]
|[[File:Preparazione_del_terreno.jpg|border|center|thumb|200px|Preparazione del terreno]]
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|[https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/accordo-brexit-westminster-e-no-e-ora-22516 {{PDF|ISPI_Accordo_per_Brexit_12mar2019.pdf|<big>'''Antonio Villafranca -- Accordo Brexit: per Westminster è no. E ora?'''</big>}}] "Il Parlamento inglese ha detto no anche all’ultimo tentativo della premier Theresa May di salvare l’accordo con l’Ue dopo alcune concessioni ottenute l’11 marzo da Bruxelles. Un accordo che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ritiene ormai non più modificabile, non solo per una questione di indisponibilità da parte dell’Ue ma anche perché la data di Brexit (29 marzo) è dietro l’angolo.
|[[File:Trapianto_dei_cipollotti.jpg|border|center|thumb|200px|Trapianto dei cipollotti]]
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Quali opzioni ha adesso a disposizione il governo May? Perché le concessioni in extremis di Bruxelles non sono bastate? Fino a che punto il Governo May potrà rimanere in carica? Quali le conseguenze di una hard Brexit non solo per Londra, ma anche per i paesi Ue, Italia inclusa?" ©ISPI
|[[File:Campo_dei_cavoli.jpg|border|center|thumb|200px|Campo dei cavoli]]
 
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|[[File:Raccolta_di_cocomeri_e_meloni.jpg|border|center|thumb|200px|Raccolta di cocomeri e meloni]]
 
|[[File:Parte_in_distribuzione.jpg|border|center|thumb|200px|Parte in distribuzione]]
 
|[[File:Trasformati_e_granaglie.jpg|border|center|thumb|200px|Trasformati e granaglie]]
 
|[[File:Classe_quinta_elementare_ad_Arvaia.jpg|border|center|thumb|200px|Classe quinta elementare ad Arvaia]]
 
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= In sintesi =
 
 
 
[[File:Arvaia.png|thumb|left|200px|link=http://www.arvaia.it/]]
 
 
 
[http://www.arvaia.it/ '''Arvaia è una cooperativa di agricoltori e consumatori'''] che su un terreno vicino a Bologna coltivano ortaggi biologici e se ne dividono i frutti e le spese. L'unione fra agricoltori e consumatori si manifesta con una collaborazione molto stretta in diversi settori. Prima di tutto nella scelta e nella programmazione delle semine, poi nell'aiuto al diserbo, alla raccolta e alla distribuzione.
 
 
 
Arvaia è cioè una '''Comunità che sostiene l’Agricoltura''' (in inglese CSA = Community Supported Agriculture), cioè una comunità di cittadini nata per coltivare direttamente il proprio cibo in modo sostenbile e solidale. I soci infatti non sono clienti di una azienda agricola, ma partecipano direttamente alle scelte di base e alla gestione economica della cooperativa.
 
 
 
La distribuzione del raccolto di ortaggi  funziona con una modalità particolare, ancora quasi inedita nel nostro paese. I soci finanziano con una quota annuale la produzione di ortaggi, ricevendo settimanalmente una parte del raccolto, ovvero ortaggi freschi, stagionali, rigorosamente biologici, che vengono suddivisi in parti uguali tra i soci che partecipano al progetto.
 
 
 
[[File:Organizzazione.png|thumb|right|200px]]
 
 
 
All’inizio di ogni anno, dopo aver consultato i soci sulla loro volontà di partecipare alla divisione degli ortaggi, viene calcolato il budget delle spese necessarie alla produzione che viene diviso fra i soci partecipanti. Si ottiene così una quota media consigliata: se tutti versassero la quota media consigliata, il budget sarebbe coperto. Ma durante l’incontro-asta, i soci hanno la possibilità (in forma anonima) di offrire di più, se possono, o di meno, se non riescono a sostenere la spesa della quota media. Le offerte si compensano fino alla copertura delle spese: a fronte della quota offerta ciascun socio riceve la stessa parte di verdure, secondo un meccanismo di solidarietà interna che vuol rendere accessibile a tutti le buone verdure biologiche di Arvaia.
 
 
 
L'organizzazione di Arvaia si basa su quattro '''Gruppi operativi''' che fanno capo al '''Coordinamento'''.
 
# Agricoltura e verde pubblico
 
# Distribuzione
 
# Economia e organizzazione
 
# Comunicazioni, eventi e formazione
 
Ogni socio può liberamente partecipare sia a un gruppo, sia al coordinamento con l'unico vincolo della continuità della partecipazione. Nei gruppi operativi si prendono le decisioni pratiche, mentre nel coordinamento quelle di orientamento generale. In '''Assemblea''' tutti i soci si riuniscono due volte l'anno per discutere e deliberare sui temi essenziali della comunità e per definire i contributi individuali a sostegno delle spese di produzione.
 
 
 
Per avere altre notizie, oltre al [http://www.arvaia.it/ '''sito di Arvaia'''] si può consultare la [https://www.facebook.com/ArvaiaCSA/ '''pagina di Arvaia su Facebook'''].
 
 
 
= I numeri dell’anno agricolo 2017-18 =
 
[[File:Impollinazione.jpg|thumb|right|300px]]
 
* 2013 = anno di fondazione della cooperativa
 
* 2015 = vincita del bando comunale per l'affitto dell'attuale terreno
 
* 300.000 € = circa bilancio annuale
 
* 5 = agricoltori a tempo pieno - soci lavoratori: Paola, Stefano, Lorenzo, Cecilia e Laura
 
* 3 = responsabili a tempo parziale: Nunzia, Alberto e Carlo
 
* 390 = soci della cooperativa fra cui sovventori
 
* 190 = soci annuali che comprano gli ortaggi
 
* 47 = ettari di terreno di cui 5 a orto, 10 a seminativo (orzo, grano), 10 a trifoglio, veccia poi girasole (per rotazione), 2 a frutteto, 15 a erba medica il resto, 5 ettari, è parco comunale mantenuto dalla cooperativa
 
* 49 = tipi diversi di ortaggi
 
* 200 = parti distribuite ogni settimana per 50 settimane in un anno
 
* 558 = quintali distribuiti di ortaggi e verdure biologici, tutti naturalmente stagionali
 
* circa 6 kg in media di ortaggi per ogni parte consegnata alla settimana
 
* 15,5 € = costo medio a settimana degli ortaggi buonissimi e autenticamente biologici (2,6 € al kg)
 
* 750 € = quota media annuale consigliata
 
* 15 = quintali di orzo e grano
 
* 500 = vasetti di passata di pomodoro a 1/2 kg (il numero dipende dagli anni)
 
 
 
= Coltivazioni =
 
 
 
[[File:Mappa_dei_campi_di_Arvaia.jpg|thumb|right|300px|Mappa dei campi di Arvaia]]
 
 
 
[http://www.arvaia.it/cosa-coltiviamo/ '''Si coltivano ortaggi, cereali e frutti'''] esclusivamente con tecniche di agricoltura biologica, basate sull’ingegno, la conoscenza e la cura assidua: no pesticidi, né diserbanti, né fertilizzanti chimici. Parte del raccolto viene trasformato in farine integrali o semintegrali, cereali in chicchi, conserva di pomodoro, olio di girasole, orzo tostato per il caffè, miele e tisane.
 
 
 
Gli '''ortaggi''' sono coltivati parte in pieno campo e parte in tunnel coperti che ci consentono di anticipare o prolungare la stagione di raccolta. L'irrigazione viene realizzata con un sistema a goccia per contenere e ottimizzare il consumo di acqua. <br /> '''Frutta''': oltre alle fragole e ai meloni già previsti nel piano colturale attuale, fra qualche anno ci saranno mele, pesche e altra frutta.<br /> Si coltivano '''cereali''': avena, farro, grano, mais, miglio e orzo. E '''legumi''': ceci, fagioli, piselli, e girasole. Il frumento di Arvaia è un miscuglio di grani antichi. Si tratta di varietà coltivate in Italia prima dell’affermazione dell’agroindustria e dalle caratteristiche nutrizionali superiori a quelle delle varietà moderne.
 
 
 
= Distribuzione =
 
 
 
'''Estratto dal [[Media: Vademecum-Ortaggi.pdf|'''Vademecum per il ritiro delle verdure''']]
 
* Quando arrivi fai attenzione che il tuo nome sia nella lista di chi ritira quel giorno e cancellalo in modo che quelli che vengono dopo di te sappiano quante persone devono ancora ritirare.
 
* Controlla l'elenco delle quantità previste per ogni tipo di verdura. Controlla se riconosci e se ci sono tutte le verdure indicate.
 
* Pesa con attenzione e cerca di non superare il peso previsto (quello che prendi in più potrebbe lasciare senza verdura quelli che arrivano per ultimi).
 
* Prendi la verdura senza fare selezioni esagerate, altrimenti ancora una volta l'ultimo avrà la verdura più brutta. Pensa sempre che un giorno anche tu potresti essere l'ultimo!
 
* Informati su chi è il referente del tuo gruppo di distribuzione e segnala a lui qualunque cosa non funzioni correttamente.
 
* Ricordati che siamo tutti soci, che Arvaia si basa sull'idea della reale cooperazione partecipativa. Noi siamo al tempo stesso i clienti e i nostri stessi fornitori.
 
 
 
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|[[File:Arvaia_distribuzioni_da_aprile_2017_a_marzo_2018.png|border|center|thumb|260px|Ortaggi in distribuzione da aprile 2017 a marzo_2018]]
 
|[[File:Punti_di_distribuzione.jpg|border|center|thumb|460px|Punti di distribuzione degli ortaggi]]
 
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= Bilancio sociale e ambientale =
 
Da queste due pubblicazioni si possono ricavare molte informazioni interessanti su Arvaia.
 
 
 
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|- style="vertical-align:bottom;"
 
|[[File:Bilancio_sociale.png|border|center|thumb|260px|link=http://www.euwiki.it/images/f/f7/Bilancio_sociale_2017.pdf|[[http://www.euwiki.it/images/f/f7/Bilancio_sociale_2017.pdf '''Bilancio sociale 2017''']]]]
 
|[[File:Bilancio_sociale_e_ambientale.png|border|center|thumb|460px|link=http://www.euwiki.it/images/9/97/Bilancio_sociale_ed_ambientale_2017.pdf|[[http://www.euwiki.it/images/9/97/Bilancio_sociale_ed_ambientale_2017.pdf '''Bilancio sociale e ambientale 2017''']]]]
 
 
|}
 
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[http://www.euwiki.it/images/f/ff/Bilancio_economico_2017.pdf Qui si può scaricare il '''Bilancio economico 2017''']
 

Versione delle 15:10, 18 mar 2019

12 mar. 2019[modifica]

Earth.jpg Document-pdf.svg Antonio Villafranca -- Accordo Brexit: per Westminster è no. E ora? "Il Parlamento inglese ha detto no anche all’ultimo tentativo della premier Theresa May di salvare l’accordo con l’Ue dopo alcune concessioni ottenute l’11 marzo da Bruxelles. Un accordo che il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ritiene ormai non più modificabile, non solo per una questione di indisponibilità da parte dell’Ue ma anche perché la data di Brexit (29 marzo) è dietro l’angolo.

Quali opzioni ha adesso a disposizione il governo May? Perché le concessioni in extremis di Bruxelles non sono bastate? Fino a che punto il Governo May potrà rimanere in carica? Quali le conseguenze di una hard Brexit non solo per Londra, ma anche per i paesi Ue, Italia inclusa?" ©ISPI