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Trattato che istituisce la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) (1957)[modifica]

Euratom

Nella capitale italiana vengono firmati nel marzo 1957 i famosi “trattati di Roma”. Il primo istituisce una Comunità economica europea (CEE) e il secondo una Comunità europea dell’energia atomica, più comunemente denominata Euratom.

Inizialmente elaborato per coordinare i programmi di ricerca degli Stati in vista di promuovere un uso pacifico dell’energia nucleare, il trattato Euratom contribuisce oggi alla condivisione delle conoscenze, delle infrastrutture e del finanziamento dell’energia nucleare. Esso garantisce la sicurezza dell’approvvigionamento di energia atomica nell’ambito di un controllo centralizzato.

Per combattere la carenza generalizzata di energia “tradizionale” degli anni cinquanta, i sei Stati fondatori (Germania, Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi) si orientarono verso l’energia nucleare come mezzo per conseguire l’indipendenza energetica. Poiché i costi d’investimento dell’energia nucleare superavano le possibilità dei singoli Stati, gli Stati fondatori si sono uniti per costituire l’Euratom.

In generale, il trattato mira a contribuire alla formazione e allo sviluppo delle industrie nucleari europee e provvede affinché tutti gli Stati membri possano trarre beneficio dallo sviluppo dell’energia atomica, garantendo la sicurezza di approvvigionamento. Allo stesso tempo, il trattato garantisce un livello di sicurezza elevato per la popolazione, assicurandosi che le materie nucleari destinate a finalità civili non vengano utilizzate per fini militari. È essenziale sottolineare che l’Euratom ha competenze soltanto nel settore dell’energia nucleare civile e pacifica. La legislazione adottata riguarda anche le applicazioni mediche, la ricerca, i livelli massimi ammissibili di contaminazione radioattiva per le derrate alimentari nonché le misure di protezione da adottare in caso di emergenza radiologica.